Gennaio, mese sonnacchioso di pieno inverno; i suoi ultimi tre giorni, chiamati “giorni della merla” (29, 30 e 31 gennaio), sono reputati nella tradizione popolare i più freddi dell’anno.
E’ il mese in cui la natura riposa e le attività di orto e giardino sono ridotte al minimo, a causa delle rigide temperature, la neve e il gelo.
Poche sono le attività da svolgere in giardino in questo mese freddo.
Potiamo le rose e gli arbusti che fioriscono a fine primavera o inizio estate: eliminiamo i rami secchi o morti e quelli più deboli, sfoltiamo la chioma ridandole una forma ordinata. Se la temperatura non è troppo fredda, e non sono più previste gelate, possiamo mettere in terra nuovi arbusti e nuove rose.
Per colorare le aiuole, mettiamo in terra viole del pensiero o erica.
Teniamo sempre pulito il prato del giardino dalle foglie cadute.
Fioriscono: il gelsomino invernale, o gelsomino di S.Giuseppe (Jasminum nudiflorum), il profumato calicanto, i bucaneve, l’amamelide, l’elleboro bianco e quello verde, il viburno. Sbocciano i primi narcisi.
In questo periodo, l’ orto è a riposo e non richiede grande lavoro, possiamo tuttavia iniziare a programmare la disposizione dell’orto per la prossima stagione! Pensiamo a quali specie seminare e come dividerle nelle parcelle a disposizione nell’orto. Procuriamoci le bustine di sementi presso vivai o centri giardinaggio: ogni anno vengono messe in commercio nuove varietà di ortaggi e piante ottenute da selezioni e incroci diversi; proviamole nel nostro orto! Eseguiamo una prima lavorazione e concimazione del terreno incorporando sostanza organica quale letame maturo, o concime granulare a lenta cessione, così da arricchire il substrato che accoglierà le nuove piantine.
Seminiamo: fave e piselli.
Sotto tunnel: lattuga, radicchio, rucola, valeriana e altre insalate da taglio.
Raccogliamo: cavolfiori, broccoli, verze, porri e cardi
Nel frutteto, potiamo le viti, i meli e i peri.
Prepariamo il terreno per accogliere nuove piante da frutto: scaviamo la buca d’impianto e incorporiamo concime di tipo organico (letame maturo) per arricchirlo e renderlo più ferile. In seguito ad un’abbondante nevicata, scuotiamo la neve dai rami che potrebbero spezzarsi per il troppo peso.
Se abbiamo un camino, buttiamo la cenere ai piedi delle piante da frutto; è ricca in potassio, elemento che aiuterà la pianta a fiorire e a fruttificare in abbondanza.
Maturano: kaki, kiwi, arance e limoni.
Eseguiamo il secondo trattamento fungicida contro il Corineo, o “impallinatura” delle drupacee e la Bolla del pesco. Approfittando dell’assenza delle foglie, spazzoliamo il legno di tronco e rami per imuovere la presenza di eventuali scudetti di cocciniglie, uova di acari o zone di corteccia morta.
Se in autunno ci siamo dimenticati o non abbiamo avuto tempo di interrare i bulbi di tulipani, giacinti, narcisi, muscari e altre bulbose a fioritura primaverile, possiamo procurarci bulbi già germogliati da mettere in terra nei vasi del balcone.
I davanzali sono colorati da ciclamini, erica e viole del pensiero. Ricordiamoci, però, alla sera di ritirare in zona più protetta i ciclamini, che soffrono il gelo.
“Il giorno dell’epifania tutte le feste si porta via”: è giunto il momento di disfare il presepe e l’albero di Natale; cosa fare con l’albero spoglio di addobbi? Se non abbiamo un giardino o un posto all’esterno dove coltivarlo, rivolgiamoci ad un vivaista: molti, infatti, ritirano gli alberi di Natale dopo le festività per mantenerli in buono stato e salvarli da una morte quasi sicura. Prendiamoci sempre cura delle piante verdi d’appartamento: bagniamole in base alle esigenze, concimiamole e teniamole pulite dalla polvere che si è depositata sulle foglie con un panno umido o con un prodotto lucidante fogliare. Per non farle soffrire, teniamole sempre in una posizione luminosa e lontane da termosifoni, fonti di calore o spifferi e correnti d’aria.